UOMO ESEMPLARE


Primo parroco di Arameras (Fushe Kruje – Albania), predicatore fervente,
costruttore di chiese, ha riportato la luce di Cristo nella piana di Kruje dopo le tenebre della dittature.

“Io sono un albanese” è il titolo che Padre Santucci ha voluto dare ad uno dei suoi ultimi libri, scritto per narrare il suo ventennale intervento missionario in Albania nella zona di Fushe Kruje, a nord di Tirana, dove arrivò nel , a pochi mesi dal crollo del regime ateo e sanguinario di Enver Hoxha, ma è soprattutto la frase che riassume bene il senso degli ultimi ventanni di vita di Padre Ernesto. in erat justo.

Lui si sentiva albanese e lo diceva insistentemente. Si era incarnato in quella terra spendendo lì ogni energia, con grande dedizione del cuore e intelligenza creatrice.



"OGGI SONO AL SETTIMO CIELO!"

“Una bella concelebrazione,eravamo 350 gesuiti, stretti intorno a papa Francesco. Alla fine c'erano i saluti. Quando sono arrivato di fronte a Lui, gli ho detto che ho trascorso 20 anni in Albania. Gli ho chiesto di benedire questa Nazione e adoperarsi perchè i Martiri Albanesi vengano beatificati al più presto. Mentre dicevo questo,il Padre Generale mi prendeva per un braccio perchè mi trattenevo troppo col Papa. Gli ho detto quello che avevo nel cuore e ho visto che faceva un cenno di assenso con gli occhi.”

Le parole di Padre Santucci

In quell’occasione ha sollecitato il Papa ad andare in Albania e successivamente gli ha fatto pervenire il bellissimo libro “Hanno voluto uccidere Dio” dove si raccontano le atroci persecuzioni del regime verso la Chiesa cattolica e i cristiani. 

Di questo libro  padre Santucci aveva curato la prefazione e promosso la pubblicazione in Italia. 

Poco tempo dopo il Papa arrivò effettivamente in Albania per la canonizzazione dei 40 martiri di Scutari.