NAPOLI: I PIEDI SULLA CITTÀ’ – introduzione.

 

Nel marzo 1988 vien stampato dall’Editrice La Parola il libro di Ernesto Santucci “Napoli: i piedi sulla città”, che racconta fatti e riflessioni del periodo in cui ha lavorato nei “quartieri spagnoli”.

 

Destinato come direttore spirituale e docente di religione all’Istituto gesuita Pontano a Napoli e come assistente scout, si interessa sempre più attivamente dei “quartieri spagnoli”, sottostanti al “Pontano”: carcere minorile del “Filangeri”,giovani delinquenti, prostituzione maschile e femminile, tossicodipendenti.

Nel 1973 apriva una comunità alloggio.

Nel 1982 il “prete dei mariuoli” si è trovato implicato in una complicata vicenda giudiziaria: avendo accompagnato un giovane che si autodenunciava di un assassinio, per cui erano stati condannati due camorristi (il giovane tossicodipendente veniva poi ucciso a coltellate nell’interno del carcere di Poggioreale), è stato sospettato di collusione con la camorra e a sua volta arrestato.

 

Dopo un mese di detenzione vigilata, per paura che fosse assassinato nella sua cella, rilasciato in libertà provvisoria, condannato in prima istanza, attende dall'appello una sentenza che ne riconosce la piena innocenza.

Nel frattempo, con le numerose offerte pervenutegli, ha acquistato a Somma Vesuviana una fabbrica abbandonata e costituito una comunità per tossicodipendenti (“Il Pioppo”) con laboratori per la lavorazione del cuoio e artigianato vario, dove ha recuperato alla società numerosi giovani che gli venivano inviati dai Servizi Pubblici.

 

Questo libro è il frutto di un rimaneggiamento, ampliamento e aggiornamento di un precedente libro intitolato “Emarginazione giovanile a Napoli”.

 

Di seguito pubblichiamo alcuni capitoli del libro che danno un’idea dell’impegno profuso in quegli anni.