Padre Santucci Poeta
“Quando si ama non si diventa poveri” - Poesie di Padre Ernesto Santucci s.j.
Il libro è affare assai strano!
Padre Ernesto Santucci aveva negli anni abbandonato in una scatola, assieme ad altri ricordi, le
poesie che scriveva, e se ne era via via dimenticato.
Sono poesie sgorgate dall’anima, composizioni intime, non destinate ad essere pubblicate, un
prodotto involontario di una vita che, dall’intensa capacità di contemplare il mistero di Dio, ha fatto
derivare una frenetica attività pastorale: “...tutta la vita, data giorno per giorno, Ti dirà il mio
amore”(pg.34) .
Padre Ernesto è un lucidissimo e saggio gesuita, quasi novantenne, con settant’anni di vita religiosa
alle spalle, una rarità di altri tempi. Non ci sono più oggi persone consacrate che possono aspirare a
traguardi simili!
E’ diventato sacerdote giovanissimo, poi docente, padre e amico dei piccoli marioli dei quartieri
spagnoli di Napoli, fondatore di una delle prime comunità per tossicodipendenti in Italia,
missionario in Albania, fin dalla caduta del regime sanguinario, comunista e più ateo del mondo,
dove ha ricostruito numerose Chiese, abbattute dal dittatore.
La sua vita è un originale tessitura di eventi voluti da Dio. Non vi è volontà propria ma “sequela
Christi”.
Nel suo lento, consapevole, struggente distaccarsi dalla vita terrena, da alcuni anni si priva
progressivamente di tutti i suoi pochi averi, per poter volare leggero, quando sarà il momento, verso
la patria celeste. Gli averi di Padre Ernesto sono qualche libro, qualche oggetto di uso comune,
appunti, foto, scritti, ricordi, nessuna ricchezza mondana. Sembra volersi liberare anche di tutte
queste povere affezioni per essere tutto di Dio.
Uno dei fortunati destinatari di questi doni è stato Domenico Verde, il curatore del libro, che
rovistando tra le carte ricevute dal Padre, ha trovato le sue poesie di una vita. Silenziosamente ha
composto il libro per il nostro piacere e suscitando la commozione di Padre Santucci.
Domenico era uno di quei marioli finiti nel carcere minorile di Napoli ed amati da Padre Ernesto.
Ora è scrittore e ufficiale pilota dell'aeronautica militare italiana. Una parabola straordinaria, frutto
del tocco leggero dell’Amore di Dio, inizialmente veicolato da padre Santucci.
Come è straordinaria e bellissima la concatenazione di eventi che ha generato questo libro! La
sofferenza di Domenico ha attivato padre Santucci e Domenico ha saputo, dopo quasi 50 anni, con
questo splendido libro, restituire l’amore ricevuto. Un libro che è un distillato di stagionato, solido
amore cristiano e simbolo delle loro riuscitissime vite.
Il titolo è un capolavoro: “Quando si ama non si diventa poveri”(pg.28) .
Amare è l’unica azione eterna di cui è capace l’uomo: “un palpito d’eterno e di perenne”(pg.54) .
Possiamo costruire qualsiasi cosa, produrre opere di ogni tipo, ma, prima o poi, ogni costrutto
umano, ogni ricchezza fatta dall’uomo perirà e lascerà l’uomo in balia della sua miseria... Solo
l’amore non morirà mai, perché l’amore è l’essenza di Dio: “Dio è amore” (1Gv. 4,1). Quando
amiamo è Dio che ama attraverso noi e per questa ragione è ricchezza incorruttibile, eterna,
generativa. E’ Dio stesso! “L’Eterno viaggia nel tempo e ritorna sulle braccia dei viventi”.(pg.66)
L’amore cristiano ha una qualità speciale: è incontenibile, prorompe e si diffonde, non sa restare
chiuso in sé. E’ ricchezza che si diffonde: “L’anima, limitato spazio proteso sull’infinito”(pg.50) .
Padre Santucci è un innamorato di Dio.
Lui è il suo unico grande amore (“Avevo paura di rimanere solo con Te, ora la tua presenza mi dà la
gioia...”pg.22) dal quale discende ogni altro amore (“figli che amo con cuore di madre” pg.71).
“... fratello Gesù, Tu mi cammini avanti...” (pg.30): con Gesù ha una particolare, collaudata
confidenza.
“Rimpianto per non aver compiuto il bene che avrei dovuto compiere...”(pg.38)
Amanti vanitosi della nostra perfezione, confessiamo tanti piccoli peccati, ma spesso ci
dimentichiamo del più grande peccato che ci sia: rifiutare di amare, che è rifiutare Dio, opporsi a
Lui, “...Signore, abbi pietà.”(pg.38)
E si potrebbe continuare ma ...leggetelo e meditatelo. Aiuta a riconoscere quei frammenti infiniti di
Regno di Dio che sono nascosti nel mondo e dentro ognuno di noi.
Di seguito sarà possibile scaricare la raccolta di poesie di Padre Ernesto Santucci s.j. e anche il suo libro: